sabato 28 aprile 2018

SI FACCIA LUCE SU S.LUCIA.



L’inchiesta giudiziaria sulla gestione di Urbino  Servizi riporta in primo piano la questione del  Parcheggio e Centro Commerciale S.Lucia. Questa inutile e orrenda colata di cemento non ha portato fortuna né al Pd, decretandone la sconfitta elettorale, né all’attuale Giunta, che – non si capisce ancora in quali termini - si trova coinvolta nell’inchiesta. A prescindere dalla correttezza di certe nomine pubbliche, sulle quali attendiamo chiarimenti dalla magistratura, sono le dichiarazioni del consigliere Forti a risultare assai interessanti. Apprendiamo che la Giunta dirotta 400 mila euro dal bilancio complessivo per pareggiare il bilancio di Urbino Servizi, perché le entrate del parcheggio non consentono la copertura del mutuo contratto con la banca. Dai soldi dei contribuenti  urbinati viene dirottata cioè una somma significativa per coprire la gestione fallimentare di una società municipalizzata.
Sinistra per Urbino non aveva dubbi e le forze che la compongono avevano anticipato questo esito già ai tempi del primo mandato di Corbucci. Ancora una volta, amaramente, dobbiamo scrivere che avevamo ragione. Ad una costruzione fallimentare è poi seguita una gestione altrettanto fallimentare, con il parcheggio sempre in gran parte vuoto.
In questo fallimento, tutti sono coinvolti e responsabili: la precedente giunta Pd, con gli stessi personaggi che siedono ora all’opposizione in Consiglio Comunale; l’attuale Giunta e maggioranza, il cui Sindaco aveva sostenuto il progetto salvo ammettere in seguito di aver sbagliato; Cut  la cui leader era presente nella vecchia Giunta e nella fase iniziale di quella nuova. Nemmeno Londei e Mechelli - “il nuovo che ci avanza”, due volti nuovi e giovani - abbozzarono una critica, anzi avallarono ogni atto della Giunta precedente. Solo Sinistra per Urbino si batté contro, pubblicando tutte le informazioni sul giornale “L’Arcobaleno” grazie agli articoli di Antonio Cipollini ed entrando in rotta di collisione con il centrosinistra fino a rompere definitivamente con il PD. E trovandosi a fianco, quando questo movimento si è formato anche nella nostra città, soltanto i 5 Stelle e l’associazione ambientalista Legambiente.
Poiché gli urbinati ci stanno rimettendo ogni anno 400 mila euro di mutuo in cambio di nessun vantaggio in termini di servizi, vorremmo sapere chi ha guadagnato da questa immensa operazione. E vogliamo sapere soprattutto perché le scelte sbagliate degli amministratori devono poi ricadere sui cittadini, mentre non vale mai il principio per cui “chi sbaglia paga”. Politicamente, e cioè mandando tutti i responsabili a casa, ma anche sul piano finanziario e cioè rimborsando la comunità per il danno che le è stato arrecato

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