mercoledì 6 dicembre 2017

LA FERROVIA FANO – URBINO, INFRASTRUTTURA IRRINUNCIABILE PER L’ENTROTERRA.



Il Pd di Ricci non demorde sulla ciclabile. Biancani, anziché mobilitare Enti Locali, forze politiche, l’associazionismo e i cittadini per il ripristino della Ferrovia, su cui si è aperto uno spiraglio con il voto parlamentare, torna a rilanciare la ciclabile mettendosi di traverso rispetto agli sforzi di tanti che in questi anni si sono impegnati.  Non conta che numerose comunità locali e forze politiche si siano chiaramente espresse a favore del ripristino della Ferrovia, non conta nemmeno che anche il Pd urbinate si sia espresso in tal senso. Biancani annuncia giulivo la ciclabile e il ferro ciclo, anziché lavorare per il ripristino della tratta dopo che sia il Ministro Franceschini, sia il Parlamento, si sono espressi per il ripristino e per l’inserimento della tratta Fano – Urbino tra le ferrovie turistiche. E così giocando al ribasso, si presenterà con il progetto della ciclabile dal ministro Del Rio, che ha sempre opportunisticamente evitato di pronunciarsi sul ripristino della Ferrovia. Il Pd locale che ha assicurato gli urbinati sul suo impegno per la Ferrovia, ancora una volta starà zitto e subirà, supino, le decisioni dei vertici come per il passato su tante altre vicende? Stiamo assistendo ad un perverso gioco delle parti: a Ricci, Biancani, Ceriscioli, Del Rio e al Pd provinciale e regionale non interessa per nulla riattivare la Ferrovia. Anzi ne sono decisamente contro. Non interessa nemmeno la ciclabile: un percorso molto costoso, che transita per lunghi tratti tra boscaglie e territori non residenziali, forse utilizzabile saltuariamente la domenica solo da ristrette cerchie di sportivi, destinata ben presto ad essere ricoperta da buche, fango e sterpaglie. ( le nostre amministrazioni non riescono a curare le strade figuriamoci la ciclabile Fano- Urbino !!!). Ci vuole un mix di fantasia e sadismo nell’immaginare che famiglie con bambini o anziani al seguito, si inerpicano per raggiungere Urbino. Ciò che a loro interessa è esclusivamente l’unitarietà del tracciato per fini che non contemplano affatto la Ferrovia. Dietro questa proposta si nasconde forse un altro progetto di rapina a danno dell’entroterra ? Dopo averlo privato  di servizi essenziali, a cominciare da quelli della sanità, l’entroterra, che subisce la progressiva riduzione dei  residenti, è sempre più ridotto a riserva di caccia e luogo per le passeggiate fuoriporta. Ora il tracciato della Ferrovia, come auspicato pubblicamente da un importante amministratore, serve per il transito dell’ottima acqua dell’Appennino per rifornire i vacanzieri estivi della Costa ? I cittadini, coloro che si sono espressi per il ripristino della Ferrovia e gli stessi iscritti al Pd dell’entroterra si ricordino bene il giorno del voto  di come questi amministratori stanno riducendo il territorio.

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