giovedì 31 agosto 2017

CONTINUA L’IMPEGNO PER LA FERROVIA.



Sinistra per Urbino esprime soddisfazione per il voto parlamentare che istituisce le ferrovie turistiche nel cui elenco figura anche la Fano – Urbino, pur rimarcandone i limiti propagandistici da campagna elettorale dal momento che non vengono stanziati fondi. Tuttavia è un passo avanti per la sua realizzazione e un ostacolo per quei sindaci che vogliono cannibalizzare per fini clientelari i siti dove passano i binari, causando gravi danni all’intera comunità provinciale. Il fine della realizzazione della ferrovia non deve essere né oscurato né trascurato. Si richiede il ritorno alla situazione precedente il 31 gennaio 1987, data della sua dismissione,  e una sua valorizzazione. Questo voto del Parlamento è un riconoscimento nazionale e giuridico della ferrovia Fano – Urbino, che nessuno da oggi potrà più negare. Va dato merito all’Associazione FVM, al Circolo Legambiente di Urbino, che da anni si prodigano incessantemente, e a Sinistra per Urbino, unica forza politica cittadina che inserì la ferrovia nel suo programma elettorale del 2014 e che da allora affianca le associazioni della società civile in questa sacrosanta battaglia. Noi tutti ci siamo battuti per denunciare in questi anni i sabotaggi dell’allora Presidente di Provincia e ora sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, e del Pd provinciale, le sordità e l’indifferenza dell’attuale Presidente di Regione Ceriscioli e del Pd regionale, insensibili alle richieste di sindaci, associazioni, comunità locali.( La fiducia delle comunità locali in questo partito e in questi personaggi si sta sempre più  deteriorando). Per garantire la manutenzione ordinaria della tratta ben venga anche l’istituzione del ferro ciclo, senza che ciò eluda l’obiettivo del ripristino funzionale del treno. Questo voto costringerà sindaci e privati che in modo inappropriato e spesso illegale, hanno occupato nel tempo lo spazio dei binari, a recedere, liberare  e ripristinare quei pezzi di tratta manomessi (ciò dovrà valere anche per il sindaco di Fano e della costruenda bretella tra via Campanella e via Flaminia). Per quanto riguarda la ciclabile,  spendere qualche decina di milioni per una infrastruttura a fianco dei binari che troverà scarso utilizzo, quando non si vogliono trovare 34 milioni per istituire una decorosa ferrovia turistica, ci sembra un diversivo per distogliere l’attenzione dal reale obiettivo delle comunità locali, provinciali e dell’intera nazione, il ripristino della tratta Fano – Urbino.

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