domenica 17 gennaio 2016

CRONACHE DALLA BUONA SCUOLA  2

Lunedì 11 gennaio ore 12,45, lezione di Inglese all' Istituto superiore Raffaello di Via Oddi. Fuori tira un gran vento, ma non è quello del rinnovamento, si accanisce contro persiane e finestroni, sbattono qua e là porte che non chiudono mai bene. Il coperchio di un cassone della finestra si stacca e investe una studentessa. Gli esercizi di inglese possono aspettare, l'insegnante corre fuori dall'aula in cerca di aiuto; arriva l'ambulanza,  si procede ad accertare lo stato di salute della ragazza: qualche contusione , molto spavento, un forte mal di testa. Il mattino successivo, quando i bidelli riaprono la scuola, trovano in un'altra aula un secondo coperchio caduto e molte finestre dai telai metallici spalancate. Alle otto, gli studenti, sostenuti dagli insegnanti, si rifiutano di entrare nelle classi e così pure il giorno successivo. Intanto, il vento continua   a soffiare forte . E' da anni che docenti , ragazzi , genitori e preside segnalano alle autorità competenti ( l'edificio è di proprietà della Provincia) la presenza di strutture fatiscenti e potenzialmente pericolose. L' anno scorso, in primavera, sempre in una giornata di forte vento era caduto un pesante rivestimento esterno nel cortiletto della Scuola Materna che occupa un'ala dell'edificio. Ad ogni rimostranza, ad ogni segnalazione la risposta è sempre stata la stessa: la Provincia non ha soldi.
Che ne è del grandioso piano di risanamento dell'edilizia scolastica sbandierato a reti unificate dal Pinocchio governativo e inserito anche nel testo della L. 107, meglio conosciuta come "buona scuola"?
Nel maggio del 2014, prima delle elezioni comunali ed europee, un sottosegretario del Governo arrivò con tanto di auto blu  alla Media Volponi, dove , quando piove, bisogna predisporre grandi catinelle nei corridoi per raccogliere l'acqua piovana. Scuola pavesata a festa, rinfresco in sala professori, bidelle con tacco 15  e classi terze convocate alla presenza dell'autorevole personaggio (la scrivente si rifiutò di portare i suoi ragazzi alla cerimonia di regime, ma fu la sola eccezione). L'emissario renziano, di passaggio a Urbino, veniva a rassicurare i ragazzi - e soprattutto i loro genitori in quanto votanti- sulle buone intenzioni del governo che avrebbe fatto dell'edilizia scolastica una delle sue priorità. Non insegno più in questa scuola, ma non mi risulta che siano partiti i lavori. 
Intanto, docenti ed alunni si sorbiranno il rituale ed obbligatorio corso sulla sicurezza , la cui sola utilità risiede nel suo carattere esilarante. Un esempio: i ragazzi del liceo vengono edotti sul rischio che si corre nei cantieri se non si usa il casco da lavoro!!! I docenti, invece, sono messi in guardia dai rischi costituiti dalle prese elettriche  e dalle ciabatte multiple che sono , come a tutti è noto, strumenti imprescindibili del  mestiere...
Fra promesse elettorali e routine burocratica  ( un corso sulla sicurezza all'anno tiene lontano il danno) si lascia andare lentamente, ma inesorabilmente in rovina il patrimonio edilizio scolastico.
Proprio in questi giorni, però, gli Italiani sono  stati informati da solerti giornalisti che è partita una grandiosa campagna di digitalizzazione  che trasformerà  radicalmente gli ambienti scolastici. A patto di trovarli ancora in piedi....